Non troverete pacifisti finti che li piangono. Per questo parleremo di Loro.
Quello che nessuno ti dirà mai !
Willy Wagner, il Tenente della Wehrmacht che volle farsi eroe.
Questo è un morto dimenticatissimo, che ho ritrovato grazie a due righe di Marcello Veneziani di qualche anno fa. Un morto che dovrebbe essere celebrato tra i Giusti della Seconda Guerra Mondiale; la cui storia dovrebbe essere insegnata nelle scuole italiane e tedesche; e che avrebbe bisogno di grande risalto. Ma, tranne che a Trani, dove avvenne questo eroismo, praticamente nulla si trova.
Eroico accadimento che ebbe protagonisti figure forse troppo invise alla vulgata resistenziale: un Vescovo Cattolico, due Gerarchi Fascisti ed un Ufficiale Tedesco.
Ed ecco i fatti: 16 Settembre 1943, truppe canadesi con qualche elemento badogliano aggregato, uccidono in un' imboscata vera e propria presso il Cimitero di Trani 5 soldati della Wehrmacht, facendo dieci feriti. Due giorni dopo, secondo il Diritto Internazionale di Guerra allora vigente, furono rastrellati cinquanta abitanti della cittadina pugliese per essere fucilati.
I parenti e gli abitanti corsero ad avvisare il proprio Arcivescovo, Monsignor Francesco Petronelli, il quale si precipitò sulla piazza deputata all' esecuzione, cercando di convincere il giovane Tenente austriaco a risparmiare la vita a quei civili. Visto vano ogni tentativo, l' alto Prelato si pose davanti al plotone d' esecuzione già schierato, offrendo la propria vita in cambio di quella dei prigionieri. Subito imitato in questo da due Gerarchi Fascisti tranesi presenti: il Podestà, Giuseppe Pappolla, ed il Segretario del Fascio, Antonio Bassi. Tale gesto convinse l' ufficiale dell' Esercito Tedesco a liberare gli ostaggi, sebbene fosse conscio di quello che lo aspettava per questo atto di generosità. Infatti, come a conoscenza di ogni ufficiale, sottufficiale e soldato tedesco di allora, tale disubbedienza ad ordini superiori comportava la Pena Capitale. Questo non impedì al Cattolico Tenente Jelo Webl Will Wagner di agire secondo la propria coscienza: fu infatti prelevato su ordini superiori e costretto a scavarsi la fossa presso il Cimitero di Trani dove venne fucilato. Successivamente questo episodio fu oggetto di oblìo e confusione da parte tedesca per non generare precedenti, tanto che fino a poco tempo fa si considerava protagonista dell' episodio il Tenente F. Kurtz. Solo recentemente è stato riconosciuto il merito a Willy Wagner, il cui corpo fu trasferito dai tedeschi al Cimitero di Montecassino per un ulteriore tentativo di far dimenticare l' accaduto.
Ripeto,però, che ogni ufficiale, sottufficiale e soldato tedesco sapeva che ogni gesto di clemenza contrario agli ordini superiori avrebbe voluto dire la propria condanna.
Fonte: Starsandbars/Vandeaitaliana
Questo è un morto dimenticatissimo, che ho ritrovato grazie a due righe di Marcello Veneziani di qualche anno fa. Un morto che dovrebbe essere celebrato tra i Giusti della Seconda Guerra Mondiale; la cui storia dovrebbe essere insegnata nelle scuole italiane e tedesche; e che avrebbe bisogno di grande risalto. Ma, tranne che a Trani, dove avvenne questo eroismo, praticamente nulla si trova.
Eroico accadimento che ebbe protagonisti figure forse troppo invise alla vulgata resistenziale: un Vescovo Cattolico, due Gerarchi Fascisti ed un Ufficiale Tedesco.
Ed ecco i fatti: 16 Settembre 1943, truppe canadesi con qualche elemento badogliano aggregato, uccidono in un' imboscata vera e propria presso il Cimitero di Trani 5 soldati della Wehrmacht, facendo dieci feriti. Due giorni dopo, secondo il Diritto Internazionale di Guerra allora vigente, furono rastrellati cinquanta abitanti della cittadina pugliese per essere fucilati.
I parenti e gli abitanti corsero ad avvisare il proprio Arcivescovo, Monsignor Francesco Petronelli, il quale si precipitò sulla piazza deputata all' esecuzione, cercando di convincere il giovane Tenente austriaco a risparmiare la vita a quei civili. Visto vano ogni tentativo, l' alto Prelato si pose davanti al plotone d' esecuzione già schierato, offrendo la propria vita in cambio di quella dei prigionieri. Subito imitato in questo da due Gerarchi Fascisti tranesi presenti: il Podestà, Giuseppe Pappolla, ed il Segretario del Fascio, Antonio Bassi. Tale gesto convinse l' ufficiale dell' Esercito Tedesco a liberare gli ostaggi, sebbene fosse conscio di quello che lo aspettava per questo atto di generosità. Infatti, come a conoscenza di ogni ufficiale, sottufficiale e soldato tedesco di allora, tale disubbedienza ad ordini superiori comportava la Pena Capitale. Questo non impedì al Cattolico Tenente Jelo Webl Will Wagner di agire secondo la propria coscienza: fu infatti prelevato su ordini superiori e costretto a scavarsi la fossa presso il Cimitero di Trani dove venne fucilato. Successivamente questo episodio fu oggetto di oblìo e confusione da parte tedesca per non generare precedenti, tanto che fino a poco tempo fa si considerava protagonista dell' episodio il Tenente F. Kurtz. Solo recentemente è stato riconosciuto il merito a Willy Wagner, il cui corpo fu trasferito dai tedeschi al Cimitero di Montecassino per un ulteriore tentativo di far dimenticare l' accaduto.
Ripeto,però, che ogni ufficiale, sottufficiale e soldato tedesco sapeva che ogni gesto di clemenza contrario agli ordini superiori avrebbe voluto dire la propria condanna.
Fonte: Starsandbars/Vandeaitaliana
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